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Milano, di baci e di mani

Pubblichiamo nel nostro blog il racconto di questa nostra “amica di penna”. Un omaggio  a lei, alla sua città, al suo coraggio

Di granito e di velluto

Scendo in Centrale.
Milano mi sorprende con un bacio di cristallo e acciaio, sotto di un cielo che vira al seppia.
La città mi accoglie nel suo ventre e mi culla, corpo caldo fra altri corpi in movimento.
Mi faccio linfa e scorro nelle sue arterie, la vita che mi pulsa attorno.

Milano è un abbraccio di cachemire e seta in cui è bello lasciarsi sprofondare fino a quando il respiro si fa corto e poi le mani degli amici che ti stringono, come rete.
Milano è una sera tersa, un’altra sera diversa, e io mi ci smarrisco ancora dentro.
È sale su una ferita mal guarita, è un punto che salta…
Milano sono le tue mani che stringono e non mi lasciano andare, mani che ripuliscono, mani che curano.
Mani che imparano dal centro alla periferia di questo desiderio che dilaga, scorre e tracima.
Milano sei tu, mani che…

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Differenze

Il racconto di un’amica, bella e intelligente. Il suo articolo ci ha fatto venire in mente il superbo incipit del racconto di Niccolò Ammanniti “Fa un po’ male” Einaudi, 2012.

Se Angela Milano, studentessa al terzo anno di odontoiatria, avesse fatto un pompino a Robbi Cafagna tutta questa triste vicenda non sarebbe mai avvenuta ed io non starei qui a raccontarvela.

Ma una sorte amara volle che proprio quel pomeriggio Angela,dopo una lunga discussione con l’amica del cuore…”

Come va a finire il racconto  ve lo leggete, se vi pare.
Ma resta l’interrogativo di fondo: un pompino, ti cambia la vita?

Moll(am)y

tumblr_otndb5otMh1w7i57ko1_500Succhiare un cazzo è un atto di volontà. Scoprirlo, guardalo, impugnarlo, leccarlo, giocare con le vene che si gonfiano, stuzzicarne la punta, succhiare il frenulo, metterlo in bocca, decidere il ritmo, i tempi, il modo e se farlo venire. Un pompino è scopare un uomo con la bocca.

Farsi scopare la bocca è un atto di sottomissione.  Ti appoggia la punta, la sbatte sulla lingua, te lo fa desiderare, ti afferra i capelli, te lo ficca in bocca, lo conficca in gola, rimane, poi esce, riaffonda, non ti lascia respiro, ti spinge la testa, ti fa lacrimare, soffoca, detta il ritmo, resta al fondo, conato, riprende, ritmo veloce, poi lento, sbavi, gli bagni i coglioni, respiri, poi dentro di nuovo, ti riempie e tu ingoi.

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La fine del mondo

Solo per amore

E’ stata una delle prime volte che abbiamo fatto sesso, e ancora non avevamo capito cosa provavamo l’una per l’altra.

Lei quella sera sembrava non avere tanta voglia, ma accettò i miei abbracci e le mie carezze, lasciò che mi spogliassi e che poi spogliassi lei coccolandola ancora di più, e quando mi vide vedo abbastanza calda mi portò a letto, mi fece sdraiare e dopo aver frugato in fondo ad un cassetto fece dondolare sotto i miei occhi uno stranissimo vibratore con una enorme testa rotante, una maschera di cuoio nero che sembrava nuova di zecca ed una confezione di preservativi.

La guardai interrogativa, lei mi spiegò il gioco che voleva fare ed io sorrisi e dissi che andava bene e che una cosa del genere non l’avevo mai vista.

Mi mise la maschera e mi accecò, si sedette a cavalcioni delle mie tette con molta gentilezza per non…

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